ACI: alla BMTA per raccontare la storia dell’automobile

Grande successo di pubblico allo stand dell’Automobile club d’Italia (ACI) della XXVII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), andata in scena nell’ex tabacchificio di Paestum (SA).

L’opera più ammirata e fotografata nel corso dei quattro giorni di manifestazione è stata l’elegante vetturetta Parisiénne del 1903, messa a disposizione in esclusiva dal MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, in assoluto stato di conservazione. L’auto – prima vettura immatricolata nella provincia di Sondrio, come dimostrato dalla targa originale ancora presente “SONDRIO 1” – è stata presa d’assalto dal pubblico, che ha potuto scoprirne tutti i segreti anche grazie alla presenza di una restauratrice del Museo.

Numerosi visitatori, grandi e piccoli, sono stati attratti anche dai 12 modellini di auto anteguerra provenienti dalla collezione della Biblioteca Storica dell’ACI, nella quale vengono conservati in mezzo ad oltre 5.000 volumi. Tra questi vi erano: in scala 1:18 una BUGATTI Royale Type 41 del 1930; una FORD V8 Roadster del 1934; una PEUGEOT 203 del 1954; una MERCEDES – BENZ 300S del 1955; una LANCIA AURELIA B24 spider del 1955 ed una BMW 502 del 1955. In scala 1:43 una FORD Model A scoperta del 1903; una FORD Model A Variant due posti del 1903; una BUICK Variant scoperta del 1904; una CADILLAC Model B Surey del 1904; una OLDSMOBILE del 1904 ed una BUICK Model C del 1905.

Ad arricchire l’esposizione, inoltre, alcune immagini storiche di competizioni automobilistiche degli anni ’30, tratte dall’archivio della rivista RACI, raffiguranti le celebri “Coppa della Principessa di Piemonte” e “Coppa del Principe di Piemonte”, disputate rispettivamente sui circuiti di Napoli e Avellino.

L’Automobile Club d’Italia, rappresentata all’inaugurazione dal Commissario Straordinario, Gen. Tullio Del Sette, ha così voluto valorizzare il tema del turismo e della salvaguardia del patrimonio storico e culturale, con particolare attenzione al motorismo storico ed al suo ruolo nella storia sociale italiana.

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