Un fuoristrada completamente elettrico a trazione integrale è destinato a diventare il primo mezzo non pesante prodotto in Scozia da oltre quarant’anni. Si chiama Mark 1 ed è stato progettato dalla Munro, azienda del Regno Unito che sta cercando di raccogliere circa 15 milioni di sterline (equivalente di oltre 17 milioni in euro) per costruire una fabbrica adeguata alla realizzazione del 4×4.
Studiato per facilitare la decarbonizzazione di settori quali l’industria mineraria, l’edilizia, i servizi pubblici, l’agricoltura e la difesa, il veicolo ha una capacità di carico di 1 tonnellata e può trainarne fino a 3.5. La vettura è progettata così da non temere nessun tipo di terreno, anche particolarmente scosceso. La batteria a piena carica consente un turno di lavoro in off-road di oltre 15 ore.
Con sede a East Kilbride, in Scozia, la Munro è stata fondata nel 2019 dall’attuale amministratore delegato Russell Peterson e Ross Anderson, responsabile della realizzazione dei propulsori elettrici. Il marchio che potrebbe entrare presto mella storia motoristica del Paese è nato un po’ per caso, senza l’ambizione di diventare un vero costruttore di fuoristrada a zero emissioni. Peterson, che in precedenza gestiva un’azienda di software a Edimburgo, ha dichiarato infatti che la sua azienda è nata come un “progetto hobbistico” venuto in mente durante un campeggio fuoristrada nelle Highlands.
“Avevamo già adottato soluzioni per ridurre l’impatto ambientale dei nostri percorsi naturalistici, ma il fuoristrada che stavamo guidando nelle Highlands era dotato di motore a combustione e faceva davvero fatica sulle salite ripide, così ci siamo chiesti quanto sarebbe stato più facile superare quelle difficoltà con un powertrain elettrico”, dice Peterson.
Munro ha ricevuto ordini per circa 45 veicoli che saranno consegnati l’anno prossimo e sta cercando di espandersi in uno stabilimento appositamente costruito con una capacità produttiva che può arrivare fino a 2.500 esemplari. Per questo prevede di assumere 15 nuovi dipendenti da aggiungere alla sua forza lavoro, che dovrebbe essere ampliata a 300 unità entro il 2024.