Nata diciassette anni fa – nel 2005 – la Ford GT ha portato su un altro livello le prestazioni dei modelli stradali del marchio di Dearborn, segnando di fatto un’epoca, soprattutto sulle piste nord americane. Questo, in particolare, grazie a un motore centrale V8 sovralimentato da 550 cavalli.
La sua carrozzeria slanciata – firmata dal designer Camilo Pardo, nativo di New York e con esperienze anche in Europa, Torino compresa – riprendeva le linee della leggendaria GT40 del ’66, con gli inconfodibili fari anteriori, le fiancate muscolose e la coda tronca.
Il proprietario del team americano che dalla creatura di Pardo prende il nome – Fred Calero – ha trasformato gli ultimi 30 telai della prima generazione della GT dopo averli acquistati direttamente da Ford. Il risultato sono delle vere e proprie hypercar da pista messe a punto per la sua scuderia, battezzate GT1
Montano un 8 cilindri Roush Yates Nascar portato al massimo delle proprie potenzialità e che sprigiona 1.400 cavalli per una velocità massima di 320 chilometri orari. Le Ford GT1 di Calero sono inoltre equipaggiate con dotazioni moderne, come ammortizzatori Multimatic e cambio sequenziale Sadev mantenedo però all’esterno il “classico” stile retrò e il design senza tempo di una delle auto sportive più amate nella storia del motorismo. La carrozzeria delle vetture è in fibra di carbonio.
I telai nudi in alluminio acquistati da Calero erano stati conservati per qualche anno da Ford qualora una delle vetture precedentemente vendute fosse andata distrutta o avesse richiesto una ricostruzione completa. Il costruttore ha poi deciso di liberarsene. Ma, come si dice, quello che a uno non serve è un tesoro per un altro. Chiedere a Calero per conferma.