De Tomaso P900, nata per correre.

Dicembre 1, 2022

De Tomaso Automobili è tornata. E alla grande. Il costruttore della Motor Valley – risorto con la  P72 – è pronto a una nuova sfida. La “scommessa” ha le forme affusolate e il motore rombante della P900, appena presentata. Un bolide da pista con un propulsore (a partire però dal 2024) V12 aspirato da 6.2 litri, capace di erogare 900 cavalli a 12.300 giri di regime massimo. Più potente del V8 che ruggisce sotto il cofano della P72 e anche molto più leggero visto che motore e cambio (un sequenziato XTrac) si fermano a 228 chili, sui 900 complessivi dell’auto “a secco”. La trazione è posteriore.

Per i clienti che vorranno “accontentarsi” di una versione meno performante, ma disponibile già dal 2023, è stata studiata un’edizione mossa da un V10 Judd di derivazione addirittura da F1.

La vera novità

Ma quello che colpisce è la novità in termini di alimentazione. La P900 – infatti – è stata progettata per utilizzare carburanti sintetici, senza per questo perdere in prestazioni (peraltro non ancora annunciate).

Una “svolta” che accompagna anche la Casa con sede a Modena nel futuro quando – oltre alle capacità tecniche – bisognerà tenere d’occhio anche l’impatto sull’ambiente circostante pure delle hypercar come questa.

“Fila” come il vento

In una vettura simile è inevitabile sia stato grande spazio all’aerodinamica che infatti è curata nei minimi dettagli. Studiata alla galleria del vento – come le “belve” della F1 – la P900 sviluppa il concetto della P72, aggiungendo nuove appendici “racing” su un aggiornato telaio in fibra di carbonio.

La P900 arriverà complessivamente in soli 18 esemplari con un prezzo che sarà prossimo ai 3 milioni di euro. A rendere ancora più eccitante la proprietà di una vettura così vicina a quelle che si vedono sfrecciare in pista, ci penserà una competizione ad hoc battezzata De Tomaso Competizione – dedicata agli appassionati del marchio – le cui specifiche saranno rese note più avanti.