Sicurezza stradale: le regole meno rispettate.

Novembre 22, 2022

Secondo la ricerca sugli stili di vita dei nostri connazionali al volante commissionata da Anas e presentata durante il convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, sarebbero molti gli automobilisti italiani a non rispettare il codice della strada.

La ricerca

Punto di partenza dell’indagine è il dato secondo cui il 93% degli incidenti deriva dal comportamento del guidatore. Stando allo studio, il 54,1% degli automobilisti non utilizza correttamente gli indicatori di direzione in fase di sorpasso, il 35,4% in caso di ingresso in strada da una rampa di accesso e il 19,5% in uscita.

Sugli oltre 357mila veicoli monitorati da Anas, inoltre, il 9,6% supera i limiti di velocità e il 77,7% non rispetta la distanza minima di sicurezza.

Errori diffusi

Il 10,3% userebbe il cellulare al volante (violazione particolarmente grave e pericolosa) e l’11,4% non indosserebbe la cintura di sicurezza: addirittura questo dato per quanto riguarda i passeggeri sui sedili posteriori raggiungerebbe il 75,7%.

Anche per quanto riguarda i dispositivi di ritenuta per i più piccoli la condotta degli italiani sarebbe negligente: il 41,7% non li utilizzerebbe sui sedili anteriori e il 48,4% sui posteriori.

Ridurre gli incidenti

Durante l’incontro è intervenuto anche il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani che ha detto: “Bisogna fare attenzione al miglioramento del comportamento degli utenti sulle strade. Occorre educarci al rispetto dell’altro quando ci si muove”.A questo principio si sono, negli ultimi annim ispirate molte delle campagne che ACI ha portato avanti nel nostro Paese.

La campagna di Anas si muove in questa direzione, ed ha come obiettivo quello di ridurre del 50% le vittime di incidenti stradali entro il 2030. “Siamo uno dei più importanti gestori delle reti stradali, quindi proprio da qui deve partire una riflessione sul tema della sicurezza per tutti”, ha commentato l’amministratore delegato della società che fa parte di Ferrovie dello Stato Italiane, Aldo Isi.