“I colloqui tra Renault e Nissan sul futuro dell’Alliance continuano” e si stanno svolgendo “nella atmosfera più calorosa che abbia mai vissuto in questi ventidue anni”. A gettare acqua sul fuoco di presunte crisi tra i due principali attori dell’intesa franco-giapponese è il presidente di Renault, Jean-Dominique Senard che ha confermato come i discorsi tra le due realtà industriali siano più aperti che mai. Inizialmente le aziende avevano fissato a oggi 15 novembre il termine ultimo per trovare un accordo. Tuttavia, le discussioni si sono protratte più a lungo del previsto a causa delle preoccupazioni di Nissan su come proteggere i suoi diritti di proprietà intellettuale, mentre Renault stringe nuovi legami con la cinese Geely.
La settimana scorsa Renault ha presentato un’ampia revisione delle sue attività, dichiarando che avrebbe costituito una joint venture con Geely per i motori a benzina e la tecnologia ibrida e che avrebbe scorporato la sua unità di veicoli elettrici l’anno prossimo. L’azienda vuole che Nissan investa nella nuova unità che produrrà auto a batteria.
Le società stanno anche rinegoziando proprio i loro legami azionari, che attualmente vedono Renault detenere il controllo del 43% di Nissan e la società giapponese possedere solo una quota del 15% – senza diritto di voto – di Renault.
Senard – pur mostrando fiducia – non ha voluto sbilanciarsi su quando si potrà chiudere il cerchio e trovare un’intesa che rimetta definitivamente in carreggiata l’accordo tra i due colossi automobilistici, dopo anni di controversie, la più importante delle quali ha riguardato le accuse a Carlos Ghosn. L’ex boss dell’Alliance è ancora in “esilio” in Libano dopo essere fuggito rocambolescamente dal Giappone dove era trattenuto in attesa di processo per presunte irregolarità.