Byd rincorre Tesla.

Novembre 8, 2022

Il 2022 sembra poter essere davvero l’anno d’oro di Byd. Il costruttore cinese di elettriche è ormai secondo solo a Tesla nelle vendite di auto a batteria a livello globale e sta registrando numeri da record. Inoltre ha una precisa politica di espansione, con un occhio particolare all’Europa, tanto che secondo qualcuno potrebbe arrivare anche a minacciare il “trono” di Elon Musk. E le novità non sono terminate. 

Partiamo proprio dall’ultimo annuncio. Byd ha comunicato che – dal primo trimestre 2023 – lancerà un nuovo brand premium: questo offrirà veicoli di fascia alta che in Cina dovrebbero toccare il milione di Yuan, al cambio circa 139mila euro. Una sfida diretta al concorrente Usa che proprio nei giorni passati ha presentato  al pubblico di Pechino la versione “Plaid” dei suoi modelli S e X che raggiungono la stessa fascia di prezzo.

Trimestre sugli scudi

Il marchio sostenuto economicamente anche dal magnate Usa Warren Buffett – che si sta comunque disimpegnando con la vendita di una parte delle sue quote – sta vivendo un momento trionfale. Secondo i dati diffusi dal costruttore, le vendite sono più che triplicate nei primi 10 mesi del 2022, fino a raggiungere 1,4 milioni di unità. Solo nel trimestre luglio-settembre le commercializzazioni delle vetture Byd – che comprendono modelli ibridi plug-in, elettriche pure e a idrogeno – hanno raggiunto il numero record di 538.704 esemplari con un aumento del 194% rispetto all’anno precedente.

Gli utili sono cresciuti di pari passo arrivando all’equivalente di oltre 78 milioni di euro tra luglio e settembre, contro i 38,5 dei tre mesi precedenti.

Strategia d’attacco

Come molti altri costruttori di elettriche cinesi, anche Byd punta decisamente l’Europa. Tanto da essersi rivolta a tre differenti cantieri specializzati cinesi per realizzare una serie di navi, capaci di trasportare oltre 7mila veicoli ciascuna, che verranno realizzate proprio per incrementare la capacità di esportazione. 

Il costruttore ha già annunciato un piano per il lancio di tre modelli destinati al pubblico europeo, con le prime consegne entro la fine di quest’anno: Byd Tang, suv a sette posti con trazione integrale variabile, l’elegante e sportiva berlina Han e l’Atto 3, un altro Sport Utility Vehicle di segmento C.

Opportunità di business

Quello del Vecchio Continente è un mercato molto appetito dai costruttori asiatici che si sono da poco affacciati da questa parte dell’Atlantico. Secondo i dati di Schmidt Automotive Research, le aziende cinesi di veicoli elettrici hanno appena iniziato la loro attività in Europa e hanno commercializzato 37.700 unità nei primi sette mesi del 2022, con una crescita della loro quota al 5%. La stessa società di consulenza tedesca prevede che per fine anno la cifra complessiva si aggirerà tra gli 80 e i 90mila esemplari. 

Secondo Acea, l’Associazione europea dei costruttori di automobili, oggi un’auto nuova su dieci venduta sul Vecchio Continente funziona esclusivamente a batteria, il che rappresenta una finestra di opportunità per le aziende cinesi che vantano il vantaggio competitivo di una catena di approvvigionamento nel comparto completamente sviluppata; questa comprende la produzione di batterie, veicoli a zero emissioni e componenti e l’estrazione di minerali.

Julia Poliscanova, senior director di Transport & Environment, ritiene che, invece, le Case auto europee – le tedesche in particolare – siano state troppo conservatrici. “I costruttori hanno frenato la loro offerta di auto a batteria nel momento in cui cinesi e americani stanno rapidamente introducendo nuovi modelli sul mercato. Se l’Europa vuole mantenere la competitività della sua industria automobilistica, deve garantire una forte politica industriale per eguagliare il sostegno muscolare di questi Paesi alla diffusione delle elettriche”.