Per la Toyota C-HR è quasi tempo di una nuova generazione. Il crossover full hybrid del costruttore giapponese è stato lanciato nel 2016 e ha visto un restyling a fine 2019. Una seconda versione della vettura, da svelare probabilmente nel 2023, è stata confermata dalla Casa, secondo cui la nuova C-HR continuerà a differenziarsi nel linguaggio stilistico dalla gamma di suv Toyota, dove troviamo modelli dal look sobrio e senza eccessi, come Yaris Cross e Corolla Cross.
La nuova C-HR confermerà invece una sorta di posizionamento “stand-alone”, con linee che continueranno ad essere futuristiche e spigolose, andamento del tetto inclinato – in stile suv-coupé – e misure da segmento C compatto (non ci si dovrebbe allontanare troppo dagli attuali 4,39 metri).
Sul look della vettura si è creato un piccolo mistero, che secondo alcuni potrebbe essere rivelatore di una novità nella gamma C-HR, ovvero il possibile arrivo di una variante 100% elettrica del crossover. La testata Drive ha pubblicato alcune immagini “sfuggite” dall’ufficio brevetti australiano di quello che, secondo il magazine, è il prototipo della nuova generazione di C-HR.
Sono stati sufficienti pochi sguardi per capire che la vettura in questione altro non era che una versione rivista della concept elettrica Small SU EV, presentata lo scorso dicembre dal ceo Akio Toyoda assieme ad altri 14 prototipi a zero emissioni. L’ipotetica C-HR comparsa in Australia e la concept elettrica differiscono solo per alcuni dettagli, come la mascherina, che nel primo caso presenta una griglia frontale mentre sull’elettrica è tipicamente chiusa.
Secondo le indiscrezioni, quindi, la vettura potrebbe essere declinata nella classica versione full hybrid, probabilmente spinta dal powertrain 2.0 di quinta generazione visto sulla Corolla Cross, ma ricevere in un secondo momento anche una variante 100% elettrica, che andrebbe ad affiancarsi alla bZ4X.
Se fosse confermato sarebbe una novità importante per Toyota, che introdurrebbe così in gamma un modello multi-energia. Una piccola grande rivoluzione che implicherebbe un ulteriore sviluppo in direzione di una maggiore flessibilità per l’architettura TNGA (in particolare per la versione GA-C utilizzata dall’attuale C-HR), che fino ad ora è stata utilizzata per dare vita o a modelli solamente iibridi o a vetture esclusivamente elettriche (per queste la Casa utilizza la variante e-TNGA). Per saperne di più non ci resta che aspettare.