Secondo uno studio del gruppo Transport & Environment l’Unione Europea dovrebbe dare maggior supporto alla produzione dei veicoli a batteria, in modo da poter competere con la Cina sul piano dell’elettrificazione.
Secondo la ricerca della società, l’UE dovrebbe fornire migliori e maggiori incentivi normativi alle Case automobilistiche per favorire la vendita e la produzione di veicoli 100% elettrici, o rischierebbero di perdere quote di mercato in favore dei rivali cinesi.
Nell report appena pubblicato, “Dal boom allo stop: la transizione verso la mobilità elettrica è in stallo?”, Transport & Environment sostiene che le vendite dei veicoli elettrici abbiano subito un rallentamento: le elettriche si attesterebbero infatti sull’11% delle vendite nella prima metà del 2022, quando secondo le proiezioni avrebbero dovuto raggiungere il 13%.
Nel frattempo, le Case cinesi, tra cui BYD e Great Wall Motor, si fanno strada sul mercato europeo: stando allo studio, infatti, i veicoli elettrici di fabbricazione cinese rappresenterebbero il 5% delle auto elettriche vendute in UE nella prima metà del 2022 e potrebbero raggiungere una quota di mercato del 18% entro il 2025.
Attualmente l’Unione Europea sta lavorando su un nuovo piano per le politiche ambientali, che includa un divieto effettivo della vendita di nuovi veicoli a combustibili fossili a partire dal 2035.
Transport & Environment sostiene che per stimolare ulteriormente la produzione europea di veicoli elettrici, l’UE dovrebbe attenersi al divieto a partire dal 2025 e impiegare i fondi dell’UE per favorire la produzione di veicoli elettrici.
“Il rallentamento dell’offerta dei costruttori europei potrebbe portare le Case automobilistiche straniere a offrire modelli convenienti e catturare un’ampia quota del mercato di massa in Europa”, afferma il rapporto.