Fino al 18 settembre 2022 il Museo Guggenheim di Bilbao – una delle principali istituzioni culturali della città dei Paesi Baschi, nel nord della Spagna – ospita la mostra “Movimento. Auto, Arte e Architettura”, dedicata all’affinità tra questi tre mondi, in costante contaminazione.
L’esposizione, di cui sono protagoniste 40 vetture, intende mettere in luce la dimensione artistica dell’automobile, in correlazione agli ambiti paralleli di pittura, scultura, architettura, fotografia e cinema.
L’iniziativa intende esplorare le connessioni tra le varie discipline e le loro contaminazioni, ponendo l’accento su uno degli interrogativi ricorrenti dell’automobilismo, di quello storico ma non soltanto: l’automobile può essere considerata un’opera d’arte?
La mostra, sponsorizzata da Volkswagen e Cadillac e curata dall’architetto modernista britannico Norman Foster, con Lekha Hileman Waitoller e Manuel Cirauqui, riunisce a Bilbao pezzi unici provenienti dalle più grandi e complete collezioni internazionali.
Grande appassionato di auto d’epoca, lo stesso Foster, per l’occasione ha voluto attingere dalla sua collezione privata per ricreare quello che ha definito il nucleo del “requiem per l’età della combustione”.
Posizionate al centro delle sale e circondate da importanti opere d’arte (tra le firme Ruscha, Christo, Earl) e di architettura, tra i capolavori a quattro ruote esposti, troviamo vetture del calibro di Bugatti Atlantic, Bertone Alfa Romeo B.A.T., Lancia Stratos Zero e Chrysler Airflow, ma anche esemplari più popolari come Mustang o Fiat 500.
L’ultima galleria della mostra è dedicata alle proposte degli studenti di design per il futuro della mobilità, frutto di partnership aziendali con giganti del calibro di Bentley, Hyundai e Ford.
L’esposizione esplora inoltre le affinità tra tecnologia e cultura, mettendo in luce come gli studi di aerodinamica e design siano stati ripresi nel mondo dell’arte (ad esempio dal movimento futurista) e come si siano riflessi anche nel design industriale, dagli elettrodomestici alle locomotive.
“A differenza di qualsiasi altra singola invenzione – recita il testo affisso all’ingresso della mostra – l’automobile ha completamente trasformato il paesaggio urbano e rurale del nostro pianeta e, a sua volta, il nostro stile di vita”.