Quando al Salone di Ginevra 1961 Jaguar svelò la sua nuova sportiva, la E-Type, il pubblico andò in visibilio. Secondo la leggenda le forme di quella granturismo erano talmente armoniose da impressionare persino un concorrente come Enzo Ferrari. Quello che è certo è che in pochi giorni Jaguar raccolse oltre 500 ordini, facendo partire la produzione della E-Type con un incoraggiante sold-out.
Ma il successo di Ginevra, come lo stesso costruttore ha rivelato in seguito, non sarebbe stato possibile se non fosse stato per una – anzi due – corse rocambolesche, dalla fabbrica di Coventry fino a Ginevra, per consegnare le vetture in tempo per l’apertura del salone. Oggi Jaguar ha creato un tour per pochi eletti, che ripercorre il tragitto fatto a rotta di collo nel 1961 dalle due E-Type protagoniste della kermesse ginevrina.
E le vetture che potranno partecipare a questo tour, che avrà ritmi decisamente più rilassati, non saranno delle “normali” E-Type, bensì i 12 esclusivissimi esemplari di E-type 60 Collection – 6 coupé e 6 roadster – che il reparto Classic di Jaguar ha realizzato lo scorso anno proprio per festeggiare i 60 anni dalla presentazione della vettura.
La E-Type è stata un modello rivoluzionario per Jaguar perché ha abbandonato il classico telaio a longheroni e traverse delle precedenti vetture serie XK per una più moderna soluzione monoscocca. Era anche un modello fondamentale dal punto di vista commerciale, in quanto mirava a rialzare le vendite del brand grazie a un prezzo più basso rispetto alla concorrenza. Insomma, un progetto da non sbagliare, e difatti lo sviluppo della vettura fu portato avanti in maniera maniacale, tanto che il costruttore si ritrovò in ritardo sulla tabella di marcia.
L’obiettivo era presentare la vettura al più grande salone dell’epoca, quello di Ginevra, ma il primo esemplare venne approntato solo 24 ore prima dell’apertura dei cancelli. Quello che successe dopo è un racconto impensabile ai giorni nostri: al responsabile per le relazioni con il pubblico Bob Berry fu ordinato di mettersi al volante della E-Type e raggiungere Ginevra nottetempo, viaggiando a tavoletta, o per dirla all’inglese “flat-out”.
Dopo poco più di 11 ore, impiegate per compiere il tragitto di oltre 1.000 miglia (circa 1.600 chilometri) che separava Coventry dalla cittadina svizzera, la E-Type Coupé era pronta per accogliere il pubblico nello stand Jaguar. L’apprezzamento della folla fu tale che il giorno successivo il fondatore di Jaguar Sir William Lyons chiamò Norman Dewis, progettista e collaudatore del brand. Il tono della conversazione non lasciava molto all’immaginazione: “Molla tutto e porta qui anche la E-Type Roadster”. E per celebrare la seconda corsa a perdifiato da Coventry a Ginevra questa frase è stata incisa sul cruscotto delle 6 E-Type Roadster 60 Collection.
Episodi di un’era epica dell’automobilismo che potranno essere rivissuti dai fortunati acquirenti delle E-Type da collezione, inframezzando il percorso dalla Gran Bretagna alla Svizzera con soggiorni in località extralusso. E per rendere più realistica l’esperienza Jaguar ha creato persino una playlist da ascoltare in viaggio con i successi suonati dalle radio nel marzo 1961. Insomma, tutto sarà come 61 anni prima. Tranne la fretta.