Ford ha appena annunciato che il proprio impianto di Valencia sarà convertito all’elettromobilità e riceverà nuovi investimenti, che lo faranno diventare un ulteriore hub per la produzione di vetture elettriche. La notizia – il cui contraltare è la sempre più probabile chiusura dell’impianto tedesco a Saarlouis, in competizione con quello spagnolo – è un ulteriore tassello nella strategia elettrificata del costruttore, che in Europa punta a diventare un brand a zero emissioni entro il 2030.
Il futuro di Ford nel Vecchio Continente, insomma, passerà sempre più attraverso la futura divisione Model e, l’entità che svilupperà tutte le prossime auto elettriche del gruppo. Sarà questa a sovrintendere alla creazione dei due modelli realizzati sulla piattaforma MEB, presa in prestito da Volkswagen. Il primo sarà presumibilmente un suv di taglia medio-grande e con carrozzeria di tipo convenzionale, una sorta di controparte a zero emissioni della Kuga. La vettura dovrebbe debuttare nel 2023, ma potrebbe essere mostrata già entro la fine dell’anno, e a detta dei vertici della Casa avrà un’autonomia di circa 500 chilometri.
Nel 2024 sarà la volta di un secondo modello a ruote alte ma di taglio più sportivo, probabilmente un crossover-coupé di segmento C, anche questo realizzato sulla MEB. Entrambe le vetture saranno assemblate nello storico impianto di Colonia – vicino al centro ricerca e sviluppo europeo del brand – dove il gruppo investirà 2 miliardi di euro nei prossimi 6 anni per aumentarne le capacità produttive e per creare il Ford Electrification Center, sede europea della divisione Model e.
Ache lo stabilimento rumeno di Craiova avrà la sua elettrica, ovvero la variante a zero emissione del crossover di segmento B Puma. Sarà prodotta dal 2023 al posto dell’uscente EcoSport e sorgerà molto probabilmente sullo stesso pianale della Puma endotermica, con cui condividerà anche l’estetica.
A Valencia nei prossimi mesi sarà spostata la produzione del propulsore ibrido Duratec di 2,5 litri, attualmente prodotto in Messico, e verrà ampliata la capacità produttiva per le batterie delle vetture plug-in e full hybrid. Ma la vera svolta per il sito spagnolo arriverà in un secondo momento (per ora non sono state comunicate date precise), quando nell’impianto verrà realizzata la prima elettrica basata su un’inedita piattaforma nativa di ultima generazione, che la Casa sta sviluppando in gran segreto.
“Questa architettura permetterà una notevole riduzione nei costi di produzione” ha dichiarato il ceo Jim Farley. “Metà della rifiniture, metà delle postazioni di lavoro, metà delle saldature, il 20% in meno degli elementi di fissaggio: l’abbiamo progettata per cambiare radicalmente il modo di produrre le automobili elettriche”.
Infine, nei piani dell’azienda c’è anche spazio per il lancio di 4 nuovi commerciali alla spina (uno dei quali, l’E-Transit Custom, è stato svelato recentemente), che aiuteranno Ford nell’obiettivo di arrivare a vendere in Europa 600mila veicoli elettrici entro il 2026.