Musk: le Gigafactory perdono miliardi di dollari.

Giugno 23, 2022

Le Gigafactory? Bruciano miliardi di dollari in perdite, a causa delle difficoltà di approvvigionamento, la crisi dei chip e le complicazioni portuali in Cina, dovute – almeno in parte – anche al Covid-19. Parola di Elon Musk che si è lamentato della situazione durante un’intervista con il club ufficiale di appassionati delle sue auto elettriche, il “Tesla Owners of Silicon Valley”.

“Entrambe le fabbriche di Berlino e Austin sono gigantesche fornaci di denaro in questo momento. Ok? È davvero come un gigantesco ruggito, il suono del denaro in fiamme” sono state le colorite parole del manager secondo il quale lo stabilimento Tesla in Texas produce un numero “minuscolo” di auto a causa delle difficoltà nell’incrementare la realizzazione delle nuove batterie “4680” e perché gli strumenti per la produzione dei tradizionali accumulatori 2170 sono “bloccati in un porto in Cina”. Secondo lui, lo stabilimento di Berlino si trova in una “posizione leggermente migliore” perché ha iniziato a utilizzare le batterie tradizionali 2170 per le auto costruite in loco.

Nuovi stop

Nella sua intervista, Musk ha ripetuto che le discontinuità di produzione legate al Covid-19 a Shanghai “sono state molto, molto pesanti”. L’interruzione ha colpito la produzione di auto non solo nello stabilimento cinese di Tesla, ma anche in quello californiano, che utilizza alcune parti del veicolo prodotte proprio in Asia.

Tesla prevede di sospendere la maggior parte della produzione presso lo stabilimento di Shanghai nelle prime due settimane di luglio per lavorare su un aggiornamento del sito per aumentare la produzione. “Gli ultimi due anni sono stati un incubo assoluto di interruzioni continue della catena di fornitura, una cosa dopo l’altra, e non ne siamo ancora usciti”, ha detto Musk che ha continuato: “la preoccupazione principale di Tesla è come far funzionare le fabbriche in modo da poter pagare le persone e non andare in bancarotta?”.

All’inizio di giugno Musk ha dichiarato di avere una “pessima sensazione” riguardo all’economia globale e che l’azienda avrebbe dovuto tagliare il personale di circa il 10% e “sospendere le assunzioni in tutto il mondo” e questa settimana ha confermato che il taglio di un decimo del personale avverrà nell’arco di tre mesi. Unica “buona notizia”, l’intenzione di iniziare la produzione del pick-up elettrico Cybertruck a partire dalla metà del 2023.