Prodrive P25, ecco la rinata Impreza 22B.

Giugno 21, 2022

Fondata nel 1983, l’azienda britannica di ingegneria avanzata Prodrive si è sempre distinta per i coinvolgimenti nel motorsport. Tra le tante partnership quella con Subaru, dal 1990 al 2008, è stata una delle più proficue e di maggior successo. Con la vittoria nel Campionato del Mondo Rally di 3 titoli piloti con Colin McRae (1995), Richard Burns (2001) e Petter Solberg (2003). Oltre a 3 titoli costruttori conquistati nel 1995, 1996 e 1997, e la realizzazione tra le vetture da gara della Subaru Impreza WRC, distinta dalla sigla 22B nella versione stradale prodotta in soli 424 esemplari.

Soli 25 esemplari

Proprio quest’ultima a 25 anni dal debutto è stata adesso riportata in vita dalla stessa Prodrive con il restomod P25: “un’auto che rappresenta come avrebbe potuto essere oggi la Subaru 22B, lasciandone quasi inalterato lo stile originale”, spiegano i progettisti di Banbury. Dopo essere stata annunciata a maggio, finalmente la Prodrive ha pubblicato dati e foto ufficiali del restomod.

Un bolide da oltre 400 cavalli

Prodotta in soli 25 esemplari, ciascuno dei quali basato su un’Impreza WRX a due porte e venduto nel Regno Unito a 552mila sterline (circa 642mila euro), la Prodrive P25 è stata infatti rivista e corretta soprattutto sotto la carrozzeria.

A cominciare dal motore 4 cilindri boxer turbo di 2.5 litri, della potenza di oltre 400 cavalli e 600 Newtonmetri di coppia, associato alla trazione integrale tramite un cambio semiautomatico a 6 rapporti, con ingranaggi elicoidali, che cambiare marcia in appena 80 millisecondi.

Fino alle sospensioni ulteriormente affinate nella taratura, lo scarico da gara in acciaio fornito da Akrapovic e un’elettronica derivata dalle attuali vetture da rally con launch-control e anti-turbo-lag systems per scattare da 0 a 100 in soli 3,5 secondi.

Il tutto mantenendo sulla P25 un peso in ordine di marcia sotto i 1.200 chili, grazie all’impiego sul modello di numerose parti e pannelli in fibra di carbonio, oltre una batteria agli ioni di litio più leggera e sedili da gara proposti come opzione. La belva, insomma, è tornata e come un tempo è pronta a far mangiare la polvere a molte rivali.