All’asta la Ferrari F310B di Irvine.

Giugno 21, 2022

Le monoposto di Formula 1 originali difficilmente possono finire nelle mani di collezionisti privati, spesso vengono esposte in dei musei o conservate dai costruttori stessi come delle reliquie. Così i rari esemplari in vendita diventano ambitissimi, come questa Ferrari F310B del 1997 (numero di telaio 176) guidata dal pilota nordirlandese Eddie Irvine in una sola occasione: il Gran Premio di Spagna a Jerez de la Frontera, quando concluse al dodicesimo posto la gara vinta poi da Jacques Villeneuve su Williams. L’utilizzo del veicolo per una sola corsa è dimostrato dai chilometri percorsi dall’auto, circa 320. Parliamo di un pezzo unico quindi, che sarà battuto all’asta in questi giorni da RM Sotheby’s.  

Telaio numero 176 

Nel corso di quella stagione, la Ferrari costruì nove telai della F310B – numerati consecutivamente da 172 a 180 – di questi, tre furono utilizzati esclusivamente per la vettura di Michael Schumacher (174, 177 e 178), due da Irvine (173 e 176) e gli altri (179 e 180) vennero condivisi da entrambi i compagni di squadra. Stando alle fonti della Casa d’aste, i registri di gara contemporanei indicherebbero solo sette telai da gara, escludendo gli ultimi due. Il primo proprietario della vettura, il collezionista Michael Gabel, grande tifoso della leggenda tedesca, eliminò dalla livrea dell’auto ogni riferimento a Irvine, compreso l’autografo del pilota sul cupolino e il numero 6 sul muso. Il che potrebbe far storcere la bocca ai puristi dell’originalità del mondo Ferrari.  

Prima rossa Marlboro 

La F310B – ricordata anche per essere la prima rossa sponsorizzata Marlboro – utilizzò due motori durante quel campionato: il propulsore Tipo 046, un V10 da circa 750 cavalli utilizzato nel 1996, poi sostituito dal più potente e leggero Tipo 046/2 – inizialmente meno affidabile ma poi migliorato nel corso dell’anno – abbinato al cambio semi-automatico a 7 rapporti. La monoposto monta pneumatici slick Goodyear “Eagle” dell’epoca e al suo interno sono rimaste intatte le cinture di sicurezza a 4 punti originali della Sabelt. Il motore della vettura versa in buone condizioni (anche la centralina Magneti Marelli è ancora funzionante) ma necessita sicuramente di una completa revisione prima di poter tornare a “ruggire” in pista.