Manca poco meno di un anno all’arrivo sul mercato della nuova Bmw M2 (debutto previsto ad ottobre e commercializzazione ad aprile 2023), ma la sportiva tedesca danza già tra i cordoli del Salzburgring di Plainfeld, Austria.
Il modello è molto chiacchierato tra gli appassionati più radicali del marchio. La ragione? A differenza della precedente generazione che utilizzava una piattaforma specifica per modelli di taglia compatta a trazione posteriore, la nuova M2 arriverà sulla piattaforma Cluster Architecture che Bmw utilizza per tutte le sue vetture più grandi, dalla Serie 8 fino all’X7.
Inutile, quindi, dire che i progettisti ci hanno già lavorato a fondo, ma rimane tra i puristi l’interrogativo che getta qualche ombra sulla questione peso. “Sapevamo che la piattaforma avrebbe apportato dimensioni e peso aggiuntivi“, ha spiegato Sven Esch, capo della divisione dinamica di Bmw M ad Autocar. “Abbiamo dovuto decidere se combattere sacrificando molte cose o se accettarlo e lavorarci a fondo utilizzando la migliore tecnologia a nostra disposizione per massimizzare le prestazioni dell’auto su tutta la linea. Abbiamo scelto quest’ultima soluzione”.
Sotto il cofano della nuova M2 c’è il 3.0 sei cilindri turbo benzina che Bmw utilizza già su M3 ed M4. La M2 potrà essere scelta in versione con cambio manuale o automatico Steptronic a otto rapporti, abbinati, ovviamente, alla trazione posteriore. Dalle sorelle maggiori proviene anche il sistema frenante, mentre tra le chicche ci sono il nuovo logo dei 50 anni della divisione M, il tetto e i sedili in carbonio. Non ci resta che attendere.