Cruise, via libera al robotaxi in California.

Giugno 6, 2022

Cruise ha ricevuto dalla autorità statali della California il via libera per lanciare il primo servizio di robotaxi a pagamento a San Francisco. La società spin off di General Motors ha comunicato che metterà in strada una flotta di 30 Chevrolet Bolt senza conducente nel giro delle prossime due settimane.

L’ok è arrivato dalla California Public Utilities Commission che ha approvato la richiesta di Cruise all’unanimità, dopo che la società ha risposto a tutte le domande che i regolatori avevano posto. Uno dei Commissioner, Clifford Rechtschaffen ha affermato durante la riunione che il panel ha “adottato un approccio attento e incrementale” alla regolamentazione dei veicoli autonomi. “Questa risoluzione – ha detto – segna un altro passo importante in questo sforzo. Permetterà al nostro staff di continuare a raccogliere dati molto importanti che supporteranno lo sviluppo delle fasi future”.

Con prudenza

Le auto saranno limitate a una velocità massima di 48 chilometri orari e potranno operare in un’area geografica ben definita, che evita il centro e le ore notturne, dalle 22 alle 6 del mattino. Il loro utilizzo, inoltre non sarà consentito in autostrada o in situazioni di difficile visibilità come la nebbia fitta, precipitazioni o fumo.

Queste limitazioni accolgono, in parte almeno, i dubbi sollevati da settori della pubblica sicurezza, come i vigili del fuoco e la polizia stradale che avevano chiesto espressamente che ai mezzi driverless fossero imposti dei paletti per garantire la sicurezza di chi si trovi in strada, oltre che dei passeggeri dei robotaxi.

Processo lento

San Francisco è considerato un ambiente ideale per le prove delle auto senza conducente. Questo perché è densamente popolata e perché la città si sviluppa su un terreno collinare, non uniforme e quindi pone alle driverless più problemi di quanto non faccia la zona desertica e dalla abitabilità rarefatta come Phoenix, dove la rivale di Cruise Wayno si fa pagare delle corse autonome già dal 2018.

Il nodo ancora da risolvere – dicono da Cruise – è soprattutto quello che è stato battezzato il “problema delle coppie”, ovvero la imprevedibilità di alcuni comportamenti umani a cui i cervelli elettronici che presiedono alla guida senza conducente hanno difficoltà a reagire tempestivamente e in maniera corretta.