Mini Moke, il ritorno elettrico della spiaggina.

Maggio 30, 2022

A distanza di quasi 60 anni la Mini Moke, mitica vettura scoperta basata sulla prima generazione della Mini, è tornata in chiave completamente elettrica. I primi esemplari della spiaggina sono usciti dalla linea di produzione (sita nel Northamptonshire) e verranno consegnati già in estate, con prezzi a partire da 29.150 sterline (circa 34mila euro). Al momento del lancio è possibile scegliere tra cinque colori per la livrea: Granite Grey, Sunlight Yellow, Sunset Orange, Scuba Blue e Wave Blue, ai quali si aggiungeranno altre tonalità nel corso dell’anno.  

Leggera e scattante 

La vettura misura 3.2 metri di lunghezza, pesa solo 800 chili ed è alimentata da un motore a batteria a trazione posteriore da 44 cavalli, potenza sufficiente, dicono dall’azienda, per essere scattante e raggiungere una velocità massima di circa 100 chilometri orari. La capacità dell’accumulatore non è stata resa nota, ma – stando a quanto comunicato dall’azienda – avrebbe un’autonomia di circa 140 chilometri e si dovrebbe ricaricare in meno di 4 ore con la presa di corrente alternata Tipo 2. L’auto è disponibile sia con guida a destra che a sinistra. 

“La Moke è una vettura pensata per godere di un viaggio in relax, fare un weekend fuori porta in montagna o al mare con il vento fresco tra i capelli, senza lo stress del traffico e dello smog. Non è dedicata a chi vuole spostarsi con fretta in città e desidera solamente raggiungere un luogo il più velocemente possibile”, ha dichiarato Robin Kennedy, direttore commerciale del brand.

Una storia travagliata

La Mini Moke venne progettata dal visionario Sir Alec Issigonis come veicolo militare leggero per l’esercito britannico e costruita tra il 1964 e il 1968 nelle fabbriche della British Motor Corporation, nei pressi di Birmingham. Tuttavia, la ridotta altezza da terra e le ruote dal diametro ridotto la rendevano poco adatta a procedere in fuoristrada, per cui la vettura venne ripensata come una vettura da lavoro. Anche in questo il clima rigido della Gran Bretagna non remava a favore di un veicolo commerciale scoperto, per cui nel 1967 la Moke venne riclassificata come vettura privata, e iniziò la sua carriera di “spiaggina“, ovvero auto dedicata al tempo libero e agli spostamenti in località esotiche.

L’idea venne inizialmente molto apprezzata dal pubblico, ma il regime di tassazione troppo alto comportò un innalzamento eccessivo del prezzo d’attacco del modello. Così la produzione della vettura in Gran Bretagna terminò nel 1968, con soli 1.500 esemplari venduti quell’anno su oltre 15mila auto prodotte. La Moke, tuttavia, continuò a essere prodotta per anni in Australia e in Portogallo, e nel 1992 il marchio fu ceduto alla Casa motociclistica italiana Cagiva, che ne coostruì altre 1.500 esemplari.