In Russia riparte Moskvich.

Maggio 18, 2022

Dopo la decisione di Renault di cedere il brand Avtovaz e tutti i suoi asset russi alle istituzioni del paese, il sindaco di Mosca ha annunciato di voler far ripartire la produzione dello storico marchio sovietico Moskvich. Un gesto che ha un forte significato politico e simbolico.

Il primo cittadino Sergei Sobyanin ha spiegato questa scelta nel suo blog: “E’ un diritto del proprietario straniero la decisione di chiudere lo stabilimento Renault di Mosca, ma riprenderemo le attività sotto lo storico marchio Moskvich”, cioè quello della Casa automobilistica russa fondata nel 1929 e rimasta attiva fino al 2010.

Una nuova pagina

“Il principale partner tecnologico della rinata fabbrica di automobili di Moskvich sarà Kamaz. In una prima fase sarà organizzata la produzione di auto classiche con motore a combustione interna e, a lungo termine, di auto elettriche“, ha aggiunto Sobyanin.

Il sindaco ha dichiarato, inoltre, che le autorità cittadine cercheranno di salvaguardare la maggior parte del personale delle linee di produzione sulla Volgogradsky Prospekt: “Questa fabbrica è in piedi da quasi cento anni, i leggendari modelli nazionali Moskvich sono stati prodotti qui. Dal 1998, lo stabilimento ha collaborato con Renault e sono usciti dalle sue catene di montaggio Logan, Duster e Sandero. Nel 2022 non ci fermeremo: apriremo una nuova pagina nella storia di Moskvich”.

Una lunga storia

La Casa automobilistica sovietica fondata nel 1929 avviò la produzione con 24000 unità di auto e camion Ford. Le venne dato il nome GAZ KIM (acronimo russo di “Fabbrica Automobili di Stato nel nome della Gioventù Internazionale Comunista”).

Nel 1939 divenne indipendente e prese il nome di “KIM”, ma nel 1941 fu impiegata per la produzione di armi per sostenere la seconda guerra mondiale.

Al termine del conflitto, l’Unione Sovietica acquisì tutte le linee di produzione Opel dello stabilimento di Brandeburgo, facendo ripartire la produzione nel 1947 con il modello Moskvich 400, basato sulla Kadett.  

Nel 1969 venne alla luce la prima auto originale con il nuovo logo “AZLK”. Negli anni ’60 / ’70 il marchio raggiunse grande popolarità, tanto che i veicoli furono esportati in tutto il mondo.

Un nuovo inizio

Nel 1986 AZLK avviò la produzione della “Aleko“, una nuova vettura di segmento D sulla base della Simca 1307. la prima  con un cambio a 5 rapporti ad essere prodotta in Russia. Poi fu la volta della 3 volumi Svjatogor e delle lussuose “Ivan Kalita” e “Duet”. Ma l’azienda cadde in deficit e nel 2001, andò in bancarotta, la produzione venne presto abbandonata e gli stabilimenti di Volgogradsky Prospekt destinati alla filiale russa di Renault. In questo significativo momento storico però il sindaco di Mosca Sobyanin vuole risollevare il destino del vecchio marchio.

Una storia in controtendenza rispetto al destino di molti costruttori automobilistici dell’Europa dell’est (come Zastava, Gaz, Tatra, Zaz e Veb), che dopo la caduta della cortina di ferro sono stati costretti a dichiarare bancarotta o a sospendere la produzione di automobili.