Subaru ha stanziato un investimento pari a circa 1,9 miliardi di dollari per accrescere le proprie capacità produttive nel settore delle batterie, aggiungere una linea di produzione di veicoli elettrici all’impianto principale a Yashima, e aggiornare altri stabilimenti in vista di una progressiva elettrificazione. Il restyling della fabbrica nella prefettura di Gunma – che creerà la prima gigafactory in territorio giapponese – dovrebbe costare circa 770 milioni di dollari e sarà realizzato nei prossimi anni così da iniziare a produrre automobili a batteria a partire dal 2027.
La novità si inserisce nel processo di profonda revisione delle capacità produttive del costruttore che realizza quasi il 70% delle sue vendite negli Stati Uniti. Nelle intenzioni, Subaru dovrebbe arrivare a commercializzare il 40% di auto nuove esclusivamente a zero emissioni a livello globale entro il 2030.
La casa automobilistica ha iniziato a ricevere ordini per il modello Solterra, il suo primo suv 100% elettrico sviluppato con Toyota. Il ceo Tomomi Nakamura ha dichiarato l’anno scorso che l’azienda intende “utilizzare l’alleanza per sviluppare tecnologia e know-how”.
Subaru ha previsto un utile operativo di 1,5 miliardi di dollari per l’anno fiscale in corso, che si concluderà a marzo 2023. Le azioni hanno registrato, dopo questo annuncio, un balzo del 9,6%, il più grande guadagno degli ultimi 15 mesi.
Le case automobilistiche giapponesi sono rimaste indietro rispetto agli altri paesi nel lancio delle auto elettriche e il tasso di penetrazione dei veicoli a batteria nel paese è appena dell’1%. Ora è in corso una sorta di rincorsa, Toyota che sta investendo 624 milioni di dollari per produrre componenti per veicoli elettrici in India, mentre Honda ha parlato di impegni per diversi miliardi di dollari nel prossimo decennio per produrre auto più pulite.