Stellantis: “Avanti con l’elettrificazione”.

Maggio 12, 2022

RUSSELSHEIM – Tre crisi da affrontare e un piano da seguire. Uwe Hochgeschurtz, appena nominato capo per la regione Europa di Stellantis dopo appena otto mesi da ceo di Opel, non ha dubbi: “Indietro non si torna. Andiamo avanti con il nostro piano di elettrificazione che, per esempio per Opel, ci ha portato oggi a una gamma di 12 modelli elettrificati a cui ne seguiranno sempre di più per arrivare dal 2028 a lanciare esclusivamente vetture a batteria”, ci racconta durante un incontro presso il quartier generale di Opel a Rüsselsheim il giorno prima della sua promozione.

Dal 2024 il brand del gruppo Stellantis offrirà per ogni modello una versione ibrida plug-in o elettrica, mentre a stretto giro debutteranno due modelli inediti. Difficili le previsioni su produzione, consegne e capacità degli impianti per tutto il gurppo: “La pandemia ha portato una forte contrazione dei volumi per tutti, poi si è aggiunta la crisi dei chip e successivamente la guerra in Ucraina. La situazione è instabile ma il prossimo anno è possibile che la disponibilità dei chip migliori. Ci vorrà ancora tempo”, continua il manager.

Bisogna contare più sull’Europa 

Una situazione che, secondo il manager, potrebbe anche portare a un rallentamento generale del mercato dell’elettrico e della produzione di queste vetture: “Per sopperire alla mancanza di batterie il piano del gruppo Stellantis è quello di realizzare il prima possibile gli accordi annunciati con i partner europei, come quello dell’Automotive Cells Company (ACC) assieme a Mercedes-Benz e TotalEnergies per costruire una fabbrica di batterie a Termoli”. Quello italiano sarà uno dei tre poli per le batterie del gruppo in Europa e sarà attivo entro il 2025. L’investimento da 2,3 miliardi di euro prevede la loro realizzazione anche in Francia e Germania.

Un altro passo fondamentale, secondo Hochgeschurtz, sarà quello di aggiornare l’infrastruttura di ricarica. “Cresceranno le prestazioni delle batterie e noi crediamo entro tre o quattro anni di immettere sul mercato quelle allo stato solido. I governi devono proseguire nello sviluppo di una rete di ricarica capillare e agevolare con i bonus l’acquisto di auto elettriche. Con queste crisi la differenza di prezzo con i modelli termici farà ancora più fatica ad assottigliarsi. Tutti devono collaborare a questo progetto: costruttori, cittadini, governi e anche i fornitori”.

L’idrogeno per i van  

Il passaggio all’elettrico non sarà immediato, bensì graduale e potrebbe volerci un lasso temporale di un decennio. “Nel frattempo crediamo anche in carburanti puliti e alternativi come l’idrogeno, importante per noi per veicoli commerciali e camion, mentre sulle auto potremmo vederne l’applicazione dopo la fine del decennio. Forse abbiamo atteso troppo prima di investire in energia pulita e dare il via a un  cambiamento necessario”.

Un nuovo rapporto con i concessionari

Nel frattempo anche Opel all’interno del gruppo Stellantis si prepara a una ristrutturazione del modello di vendita delle proprie vetture che, dopo i primi esperimenti con i marchi premium del gruppo come Alfa Romeo, Lancia e Ds, passerà al modello d’agenzia entro fine decennio. “Opel inizierà dai van, poi sceglieremo alcuni specifici mercati e poi passeremo alla completa adozione di un modello che porta trasparenza per il cliente, permette di controllare meglio gli ordini mentre i concessionari seguiranno l’assistenza e le consegne”.

“Il cambio di paradigma in questo senso è necessario e la digitalizzazione ha cambiato completamente questo campo. Vent’anni fa le persone prima di scegliere un’auto si rivolgevano mediamente a 3 o 4 concessionari. Oggi la media non supera l’1,5. Cosa significa? Che i clienti ormai si informano online e arrivano dal venditore con un’idea ben chiara in testa su veicolo, optional, costi e addirittura piani di finanziamento. Il mondo cambia e noi con lui”.