Sportive, sfida a 4 cilindri.

Maggio 10, 2022

4 cilindri possono bastare per divertirsi alla guida? A giudicare dalle ultime tendenze in fatto di auto sportive sembrerebbe proprio di sì. Sempre più costruttori, infatti, stanno offrendo delle motorizzazioni d’accesso dei loro modelli prestazionali, che uniscono divertimento e performance con un buon livello d’efficienza e consumi relativamente contenuti (andando piano), oltre ad avere un prezzo d’acquisto inferiore rispetto alle versioni top. Vediamo tre esempi di sportive a 4 cilindri che non fanno rimpiangere le “sorellone” dal frazionamento maggiore.

Porsche 718

Ormai è un classico del listino Porsche. La 718, disponibile sia con carrozzeria coupé (Cayman) che roadster (Boxster), rappresenta in un certo senso l’incarnazione moderna del primo modello costruito da Porsche, la 356, a maggior ragione se dotata del propulsore a 4 cilindri: dimensioni e peso contenuti, grande maneggevolezza e motore boxer posizionato alle spalle del guidatore. Sulla 718, a differenza del tradizionale posizionamento “a sbalzo”, il motore è montato centralmente, per migliorare ulteriormente il bilanciamento dei pesi.

Come sulle sportive più pure la trazione è sulle ruote posteriori e la trasmissione, di default, è affidata a un cambio manuale a 6 marce (ma è disponibile anche l’automatico a doppia frizione PDK). Le unità a 4 cilindri sono 2, tutte a iniezione diretta di benzina e sovralimentate tramite turbocompressore: la 2.0 da 300 cavalli e 380 newtonmetri di coppia e il 2.5 da 350 cavalli e 420 newtonmetri, che spinge le versioni S. Il 6 cilindri boxer aspirato delle versioni di punta ha indubbiamente un pedigree che fa gola agli appassionati, ma se ci si accontenta di soli 4 cilindri si può risparmiare parecchio, con un prezzo che parte da 63.623 euro per la Cayman con il 2 litri.

Toyota GR Supra

Fascino giap e affidabilità tedesca. L’ultima generazione della Supra codivide con la Bmw Z4 sia la piattaforma che i propulsori, compreso il 4 cilindri 2.0 turbo da 258 cavalli e 400 newtonmetri di coppia. Il propulsore è montato anteriormente e la potenza viene trasferita alle sole ruote posteriori attraverso una trasmissione automatica a 8 rapporti. 

Lo scatto da 0 a 100 viene coperto in 5,2 secondi contro i 4,3 secondi della versione con il 6 cilindri in linea da 3 litri, mentre il prezzo parte da 57.400 euro contro 69.400 euro. Chi tuttavia vuole un esemplare di GR Supra con trasmissione manuale dovrà per forza rivolgersi alla 3.0, l’unica motorizzazione che, a partire dalla scorsa settimana, è disponibile anche in abbinamento a un cambio meccanico a 6 rapporti.

Lotus Emira

L’Emira è l’ultima sportiva dotata di motore endotermico di Lotus, e per questo è già destinata a diventare un oggetto per collezionisti. Il 2.0 turbo d’origine Mercedes-AMG è una vecchia conoscenza degli appassionati, che hanno imparato a identificarlo con la sigla di progetto M139. Sulla berlinetta inglese il 4 cilindri rappresenta un’alternativa al più potente V6 Toyota, e per l’occasione è stato declinato in una versione da 360 cavalli e 410 nnewtonmetri di coppia.

Sono numerose le modifiche apportate al propulsore per adattarlo al montaggio posteriore-centrale della Emira (sulle vetture Mercedes trova posto all’anteriore): sono stati completamente ripensati i condotti di aspirazione e scarico, oltre a una serie di cambiamenti al sistema di raffreddamento. Sulla Emira l’M139 viene abbinato alla trazione posteriore, attraverso un cambio automatico doppia frizione a 8 rapporti, frutto anch’esso della collaborazione tra Hethel e Stoccarda. La Emira 2.0 turbo riesce a passare da 0 a 100 in 4,5 secondi, mentre il listino italiano non è ancora stato comunicato.