Europa, le elettrificate spingono il mercato.

Maggio 6, 2022

I dati trimestrali diffusi dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei, lo dimostrano. Anche nel 2022 continua la forte crescita della quota di mercato delle auto con motorizzazioni elettrificate a tutti i livelli: dalle ibride mild e full alle plug-in alle 100% elettriche.

Da gennaio a marzo 2022 in Europa la quota di questa tipologia di veicoli ha avuto un ulteriore spinta in avanti, particolarmente concentrata sui modelli a zero emissioni. Le elettriche pure hanno rappresentato nel trimestre il 10% di tutte le vendite, grazie a 224.145 unità immatricolate, crescendo del 53% rispetto al 2021 e superando le ibride plug-in, subito dietro con l’8,9% di share e 199.107 esemplari (-5,3% rispetto al 2021).

Italia maglia nera

Le auto elettriche hanno avuto una grande spinta soprattutto in alcuni mercati, aiutate anche dagli incentivi all’acquisto previsti dai singoli paesi. In Romania la crescita è stata la più forte d’Europa superando addirittura il 400%, mentre guardando ai principali mercati, la Spagna ha visto l’aumento più netto (+110,3%), seguita da Francia (+42,7%), Germania (+29,3%).

L’Italia è stato l’unico mercato europeo a registrare un calo nelle vendite di veicoli elettrici (-14,9% per 11.345 esemplari), pagando il ritardo nell’attivazione degli incentivi all’acquisto per questa tipologia di auto. Per il capitolo ibride, nei primi tre mesi dell’anno i modelli mild e full hanno rappresentato il 25,1% di quota di mercato in Europa con 563.030 unità immatricolate e registrando una crescita del 5,3% rispetto al periodo gennaio-marzo del 2021.

In calo le motorizzazioni tradizionali

Tutte in calo le immatricolazioni di auto a benzina e diesel. Le prime rimangono le più apprezzate in assoluto in Europa, con 808.039 nuove unità vendute tra gennaio e marzo 2022. Scende però la quota di mercato, che passa dal 40,8% del primo trimestre 2021 al 36%, perdendo, così oltre quattro punti percentuali.

Continua inesorabile la discesa delle auto a gasolio arrivate a 378.009 unità per un rosso del 33,2%. La decrescita è stata registrata in tutta l’Unione Europea, con conseguenze dirette sulla quota di mercato, contratta di 5,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2021 e giunta al 16,8%. In tutti i Paesi dell’Unione europea il diesel ha registrato perdite significative, compresi i quattro principali: Francia (-44,1%), Italia (-39,2%), Spagna (-30,8%) e Germania (-20,2%).