Inizio d’anno eccellente per Ferrari che ha presentato oggi i dati del primo trimestre 2022. Il costruttore italiano ha registrato consegne per 3.251 unità, in aumento del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, con ricavi netti cresciuti della stessa misura percentuale a 1,186 miliardi di euro.
L’utile netto da gennaio a marzo è stato di 239 milioni di euro che equivalgono a 1,29 per azione, con una crescita del 16% sullo stesso periodo del 2021. Tra le buone notizia, l’annuncio da parte dell’amministratore delegato Benedetto Vigna che Purosangue, il primo suv Ferrari, verrà lanciato nei prossimi mesi con il motore più nobile di Maranello, un V12: “Purosangue è figlio della nostra tradizione”.
Complessivamente, Ferrari ha in gamma in questo momento 8 modelli con motori tradizionali a combustione interna – che hanno rappresentato l’83% delle vendite – e due ibridi che hanno ottenuto il restante 17%.
I numeri del trimestre sono stati trainati dalla Ferrari Roma e dalla famiglia delle SF90, insieme con la Portofino M. In questo lasso di tempo, inoltre, sono iniziate le consegne della 812 Competizione, mentre quelle delle Ferrari Monza SP1 e SP2 sono risultate in calo rispetto all’anno precedente e hanno raggiunto la fine della produzione in serie limitata.
A partire dal secondo trimestre, invece, inizieranno a uscire dalla fabbrica i primi esemplari destinati alla clientela della 296 GTB, come da programma.
Nella sua comunicazione, il costruttore ricorda come “le consegne trimestrali abbiamo rispecchiato le scelte di allocazione geografica in risposta alla congestione dei porti riscontrata nei primi mesi dell’anno”. I dati riportano comunque una crescita del 19,5% per la EMEA (Europa e Medio Oriente), 12,8% per le Americhe, 46,9% per Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan e 55,6% per l’APAC (Giappone, Australia, Singapore, Indonesia, Corea del Sud, Thailandia, India e Malaysia).
“L’anno – ha commentato Vigna – si è aperto con risultati eccellenti e una crescita a doppia cifra dei principali indicatori finanziari, in particolare il free cash flow industriale, quasi raddoppiato a circa 300 milioni di euro, grazie in particolare all’incasso degli anticipi sulla Daytona SP3. I margini nel trimestre sono stati in linea con la nostra guidance. I risultati sono sostenuti dalla forte presa ordini, che è proseguita vigorosa nei primi tre mesi dell’anno: oggi il portafoglio ordini copre larga parte del 2023 e i volumi previsti per la maggior parte dei nostri modelli sono già completamente venduti. Nonostante le molte incertezze dello scenario geopolitico che stanno segnando il 2022, rimango ottimista sulle prospettive future dell’azienda che presto presenteremo al Capital Markets Day”.