Citroën, addio alle monovolume

Febbraio 22, 2022

Citroën terminerà la produzione della Grand C4 SpaceTourer a luglio e non la sostituirà con un’altra vettura dalle caratteristiche simili. Un addio che non rappresenta semplicemente il capolinea di uno specifico modello, ma segna l’abbandono da parte del marchio francese del segmento delle monovolume, una delle sue architetture più rappresentative. 

Una decisione dettata da ragioni di mercato, visto il continuo calo delle immatricolazioni di Mpv di qualsiasi taglia e tipologia in tutti i più grandi paesi europei, Italia compresa. I clienti ormai sono tutti diretti verso suv e crossover: “Le aspirazioni dei clienti sono cambiate, l’espressione della modernità e del valore è ora veicolata da altre silhouette e il modo di concepire la mobilità si sta evolvendo” afferma il costruttore.

Storia di monovolume di successo 

Il double chevron lascia così un segmento in cui è presente da quasi 30 anni e che le ha permesso di vendere oltre 4,5 milioni di multispazio a livello globale. Una saga iniziata nel 1994 con la Evasion, un modello nato dalla joint-venture tra i gruppi Psa e Fiat che prevedeva la commercializzazione di quattro monovolume gemelle firmate da altrettanti marchi: Evasion, Peugeot 806, Fiat Ulysse e Lancia Z. La Evasion uscirà dalla gamma nel 2002 dopo oltre 120.000 unità vendute. 

La sostituta del 2003 è stata la C8. Più grande (dai 4,46 metri della Evasion è passata a 4,72), lussuosa e tecnologica ha segnato la continuazione della partnership con il gruppo Fiat che produceva sulla stessa base la nuova generazione dell’Ulysse e la Lancia Phedra. La C8 ha fatto meglio della progenitrice, lasciando il mercato a metà 2014 e totalizzando oltre 150 mila unità vendute in undici anni. 

Il fenomeno Picasso 

Le grandi monovolume non sono state le uniche specialità di Citroën. La voglia di esplorare nuovi segmenti vede nel 1998 il debutto della Xsara Picasso, una vettura che fece a lungo parlare di sé per le linee tondeggianti e gli sbalzi corti che consentivano un’ottima abitabilità a fronte di ingombri ridotti. Per la Picasso – indimenticabile la firma dell’artista di Malaga sulla fiancata alla base del primo montante – i progettisti avevano previsto cinque sedili indipendenti scorrevoli e una plancia con strumentazione al centro. Le sue linee originali sono piaciute al pubblico: dal 1999 al 2012 la monovolume compatta è stata venduta in oltre 1,7 milioni di unità a livello globale. 

L’erede della Xsara Picasso è la C4 Picasso, prodotta fino ai giorni nostri in due generazioni (2006-2013 e 2013-2022) e con due architetture differenti. La Grand Picasso (inizialmente l’unica ad essere prodotta) vantava 7 posti e dimensioni di circa 4,4 metri di lunghezza, mentre la C4 Picasso tradizionale, arrivata nel 2007, era più compatta e con un design differente dalla sorella maggiore soprattutto nella parte posteriore. L’attuale generazione ha visto la scomparsa dai listini della versione più compatta a metà 2020, mentre la Grand C4 SpaceTourer (che nel frattempo ha cambiato nome) ci saluterà nei primi mesi dell’estate. Sarà l’ultima monovolume Citroën della storia?